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Categoria: Race Reports
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GiirDiMont2013 thumbOre 4.30: suona la sveglia. Si, mi piace fare le cose con calma alla mattina.... il ritrovo è alle 6.00 a Ballabio, ma preferisco fare tutto con calma.  Mi alzo e mi butto sotto la doccia, fa davvero un caldo incredibile. L'acqua esce calda da subito, giro la manopola sul freddo e mi sveglio per bene. Esco, niente colazione, mangerò un paio di "pre gara" prima di partire... Ricontrollo di avere tutto, faccio qualche esercizio di stretching e bevo un po di acqua. Si sono fatte le 5.25, chiudo tutto e parto. In giro non c'è nessuno, solo un po di movimento salendo a Ballabio. Al ritrovo arrivo in anticipo di 5 minuti, ma ci sono già altri atleti che si sono dati appuntamento qui come noi. Arrivano gli altri, chi rilassato chi teso... Carico la borsa nella macchina di un amico e partiamo. Aria condizionata bassissima.... pagherò questo piacevole refrigerio....

A Cortenova ha appena smesso di piovere, meno male, la temperatura adesso è accettabile. Arriviamo a Premana chiacchierando, parcheggiamo nella zona industriale e si incominciano a vedere visi famigliari. Ci si saluta, si scambiano due parole e aspettiamo il pulmino che ci porterà in paese. Arrivati alla chiesa andiamo a ritirare il pettorale. SORPRESA: kway obbligatorio! Io non ce l'ho e questa cosa mi creerà tensione fino alla spunta! Giriamo per Premana scambiando quattro chiacchiere con gli amici che incontriamo. Assistiamo alla partenza della miniskyrace e, finalmente, andiamo alla spunta... "Pettorale numero?" "134", "ha il kway" "si". Passato! Finalmente mi posso rilassare (si fa per dire). Manca davvero poco alla partenza, siamo indietro ma tanto la gara è lunga. 5,4,3,2,1 VIA!
Partiti! Si corre piano, in discesa e subito si fa una curva stretta a sinistra. In breve prendiamo un sentiero sempre in discesa e siamo subito fermi. Siamo tantissimi e nei punti stretti, nelle fasi iniziali della gara, si crea coda. Piano piano si scende e si comincia a correre. Inizia la salita e da subito si suda moltissimo. Dopo una ventina di minuti guardo l'orologio, segna 110 battiti al minuto. "Ottimo" penso. "Si vede che sto bene".Proseguo senza superare, voglio tenere le forze per dopo... C'e' moltissima gente, tutti che urlano ed incitano suonando campanacci e battendo le mani. La salita è subito impegnativa, il bosco bagnato ci fa sudare moltissimo. Salgo tranquillo e incontro subito amici lungo il percorso. Finisce la salita e sto bene, la discesa la controllo, non spingo ma non lascio nemmeno andare via andare il corridore davanti a me. Arriviamo al fondo valle, c'e' musica, un sacco di gente, è davvero una grande festa. Sono passati circa otto chilometri, mi sento benone. Adesso arriva la salita più impegnativa... Parte con uno strappo, poi spiana su una carrozzabile. Incontro un amico che cammina e lo supero (io corro lento, ma corro). Il percorso diventa impegnativo appena lasciata la strada. Continuo a salire tranquillo. Poco dopo l'undicesimo chilometro arriva il pezzo più duro, davvero faticoso. Salgo forse troppo velocemente e per circa un chilometro dove spiana leggermente, corro. Verso la fine della salita, intorno al tredicesimo chilometro, mi trovo davanti un tratto quasi verticale!! Cerco di salire senza spendere troppe energie. Passi corti, schiena abbassata e mani sulle ginocchia. Si fa davvero fatica ma, piano piano, arrivo in cima. Anche qui grande festa! Musica, una marea di gente e tutti (hanno in mano la lista degli iscritti con il numero di pettorale) ti chiamano per nome! Mi fermo un momento al ristoro a bevo un paio di bicchieri di acqua e sali. Riparto per la discesa ma sento subito che c'è qualche cosa che non va.... i muscoli delle gambe sono rigidi.... ma come? mi sono fermato al massimo un minuto, non fa freddo, anzi! Eppure le gambe non girano. Ignoro i segnali del mio corpo e continuo a correre in una discesa tecnica. Non faccio nemmeno 500 metri che incominciano i crampi. Non è possibile! Non sono nemmeno a metà gara! Mi mancano altri 18km e circa mille metri di dislivello!!!! Penso che sia una cosa passeggera e, in fin dei conti, riesco ancora a correre e a controllare le contrazioni. Proseguo cercando di gestire la situazione ma i crampi al quadricipite sinistro diventano sempre più intensi. Psicologicamente sono a terra e questo non aiuta. Mancano davvero troppi chilometri. Penso di arrivare al prossimo ristoro e di vedere come vanno le cose. La discesa è davvero impegnative e questo non facilita i miei tentativi di gestire la situazione. Al ristoro dell'Alpe Fraina bevo due bicchieri di sali ed uno di coca cola. Sono passati solo due chilometri ma mi sono sembrati venti. Incontro altri amici venuti a vedere la gara, mi incitano e decido che non mi ritirerò. La discesa fino all'Alpe Rasga è abbastanza agevole, riesco a controllare i campi anche se il dolore aumenta. Negli ultimi cinque chilometri ho perso un sacco di tempo, la mia prima preoccupazione, a questo punto, è quella di stare nei cancelli. Si sale ancora, cammino piegato, salgo senza soffrire troppo... si scende fino all'inizio dell'ultima salita impegnativa che ci porta all'Alpe Premaniga. Qui il sentiero è davvero impegnativo, e arrivo al cancello orario con soli 10 minuti di anticipo rispetto alla chiusura. Un amico mi accompagna per qualche metro incitandomi, ma ormai non ce ne ho proprio più e davanti a me ci sono ancora 10 chilometri di salite e discese. I crampi sono intensi e a volte mi costringono a fermarmi per recuperare il controllo del muscolo. Cammino, mi fermo, corro lentissimo Finisher thumb(ma corro) nei falsopiani. Passano i 4 chilometri di salita fino all'Alpe Deleguaggio e a me sembrano 40. Tutti mi incitano e mi sostengono: "dai che ormai è tutta discesa!". Mi passa un gruppo di 4 atleti che chiacchierano tra di loro, mi dico che se voglio finirla devo stare con loro. Ascolto i discorsi e cerco di stargli dietro, riesco a correre facendo smorfie di dolore. Quando non riesco più a proseguire mi fermo per stirare i muscoli, poi mi tocca recuperare i metri persi (per fortuna non molti). Il calvario continua fino a Premana. Arrivati sulla strada (mancano forse trecento metri all'arrivo) non ce la faccio davvero più e cammino per un tratto. Al microfono dicono il mio nome: non posso non correre. Faccio quello che posso e passo il traguardo. Mi piego per controllare le ultime contrazioni involontarie e dopo una ventina di secondi riesco a rialzarmi. E' finita! Il tempo finale è di 6h33'16", il tempo massimo era di 7 ore. Mi danno la tanto sudata maglietta di FINISHER e sono contentissimo. Di solito penso sempre che avrei potuto fare di più... questa volta no! Sono orgoglioso di me stesso per non aver mollato! A pranzo scoprirò che un amico invece si è ritirato e questo fatto un po mi risolleva il morale. Come mai questa orribile performarce? Forse non avevo recuperato dalla Blumon Marathon, forse il caldo incredibile di questi giorni che non mi ha fatto riposare come avrei dovuto o forse semplicemente non era la mia giornata! Pazienza, l'anno prossimo non potrà che andare meglio!